Mabellini guida il Rally d’Ungheria dopo la prima giornata all’ERC

Pubblicato il 11 Maggio 2025 - 09:00

Andrea Mabellini ha chiuso al comando la prima giornata dell’ERC Rally d’Ungheria, al termine di un sabato caratterizzato da condizioni di fondo impegnative e numerosi colpi di scena. Al volante della Škoda Fabia RS Rally2 del team The Racing Factory, equipaggiata con pneumatici Pirelli, il pilota italiano ha segnato il miglior tempo in quattro delle sei prove speciali in programma, chiudendo la tappa con un vantaggio di 10,6 secondi sul finlandese Roope Korhonen (Team MRF Tyres).

Mabellini ha preso la testa della classifica dopo la vittoria nella PS2 (Hegyesd, 18,75 km) e ha mantenuto la leadership per il resto della giornata. Nella seconda metà della tappa, ha aumentato il margine grazie anche a una prestazione solida nella PS7 (Várpalota 2). Insieme alla copilota Virginia Lenzi, che ha avvertito un fastidio alla schiena in seguito a un atterraggio brusco nel tratto di Kislőtér, l’equipaggio italiano ha gestito con attenzione le insidie del tracciato. Lenzi è comunque riuscita a proseguire regolarmente la gara.

Mabellini ha descritto la giornata come “molto intensa”, sottolineando il buon ritmo tenuto e la difficoltà nel mantenere la concentrazione: “Penso che ci siamo divertiti molto oggi e mi dispiace con Virgi per il salto di stamattina”, ha commentato.

Andrea Mabellini

Tanti cambiamenti alle spalle del leader

Roope Korhonen, che aveva iniziato il pomeriggio con un distacco contenuto di 4 secondi da Mabellini, ha perso momentaneamente terreno nella seconda passata su Kislőtér, a causa della polvere sollevata dalla Ford M-Sport di Jon Armstrong, rallentato da un problema agli pneumatici. Il finlandese era inizialmente scivolato al quarto posto, ma un tempo rivisto dai commissari gli ha permesso di recuperare la seconda posizione in classifica generale.

Armstrong, terzo a inizio pomeriggio e a soli 3,6 secondi da Korhonen, ha visto compromessa la sua gara da due forature nella sesta prova. Una situazione che lo ha costretto a fermarsi per due cambi gomme, facendolo scivolare fuori dalla zona punti: “Era tutto sotto controllo fino a quel momento. Prendere due forature in una sola tappa è una vera sfortuna”, ha dichiarato il pilota britannico.

Il terzo posto provvisorio è stato quindi ereditato da Simone Tempestini, vincitore del Rally d’Ungheria nel 2024. Il pilota ha trovato ritmo nella PS6, mentre il polacco Miko Marczyk ha concluso la giornata in quarta posizione con la Škoda Fabia gommata Michelin, a 3,7 secondi dal norvegese Mads Østberg, in gara con una Citroën C3 Rally2.

Spicca la rimonta di McRae

Sesto posto per Isak Reiersen, autore di una prestazione costante con la sua Fabia RS Rally2 dotata di pneumatici Hankook. A seguire, Jakub Matulka ha chiuso settimo, davanti a un trio di piloti ungheresi: Martin László, Gábor Német e Sasa Ollé. Quest’ultimo guida attualmente la classifica dell’ERC Masters con 28,2 secondi di vantaggio su Jos Verstappen.

Tra le rimonte di giornata, spicca quella di Max McRae: il giovane pilota è risalito fino al 18° posto dopo essere precipitato in 63ª posizione a causa di un’uscita nella super speciale di apertura del venerdì. L’episodio ha comportato una penalità di oltre tre minuti per il ritardo al controllo orario e la necessità di rientrare in gara attraverso il parco assistenza.

Le classifiche nelle categorie ERC3, Junior ed ERC4

Nel campionato ERC3 è Tristan Charpentier a comandare con un ampio margine, dopo che Tymoteusz Abramowski ha accusato problemi a pneumatici e radiatore nella quinta prova. Charpentier precede Igor Widłak di oltre due minuti.

Nella categoria Junior ERC ed ERC4, Calle Carlberg (Opel Motorsport) è attualmente in testa con 46,2 secondi su Jaspar Vaher, quest’ultimo al volante della nuova Lancia Ypsilon Rally4 HF, al debutto in questa configurazione.

Il Rally d’Ungheria si concluderà oggi con sei nuove prove speciali, per un totale di 82,26 chilometri cronometrati. La classifica resta aperta, con margini ancora contenuti tra i primi equipaggi e diversi tratti che potrebbero rivelarsi decisivi per l’esito finale della gara.

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