WRC, Hyundai riflette sul futuro: Abiteboul ottimista per il 2026, dubbi sul 2027
Abiteboul: “Serve una visione chiara per il futuro del campionato e una promozione stabile”
La permanenza di Hyundai nel WRC oltre la stagione in corso è ancora oggetto di valutazione interna, ma secondo Cyril Abiteboul, team principal della squadra coreana, ci sono segnali incoraggianti in vista del 2026. Diverso il discorso per il 2027, anno in cui entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici che al momento non convincono il marchio asiatico. “La linea tra futuro e presente si fa sempre più sottile,” ha spiegato Abiteboul ai microfoni di Motorsport.com, alla vigilia del Rally del Portogallo. “Ogni anno si parla del prossimo. È successo anche nel 2023, eppure siamo qui oggi con tre vetture al via e una struttura ben allestita. Voglio credere che sarà così anche l’anno prossimo. Ma per il 2027 il discorso è diverso: non riesco a essere altrettanto ottimista.”
Hyundai nel WRC, i dubbi per il 2026 e il 2027
Hyundai è tornata nel Mondiale nel 2014 dopo una prima parentesi interrotta nel 2003, e da allora ha costruito un programma ufficiale solido e costante. Tuttavia, nessuno dei tre piloti attualmente in squadra – Thierry Neuville, Ott Tänak e Adrien Fourmaux – ha un contratto in essere per il 2026, alimentando le speculazioni sul futuro della struttura. I dubbi riguardano in particolare la nuova piattaforma WRC27, la cui regolamentazione è stata presentata lo scorso dicembre e prevede auto costruite su telaio space frame, con un tetto di spesa di 345.000 euro per favorire l’ingresso di più costruttori. Le vetture, basate in gran parte sulle attuali Rally2, potranno adottare carrozzerie derivate da qualsiasi modello di produzione, consentendo la convivenza di berline, hatchback e SUV.
L’ibridazione non sarà obbligatoria all’inizio, ma sarà prevista una finestra d’adozione a partire dal 2028. Hyundai non ha ancora avviato alcun progetto tecnico in vista del nuovo regolamento, e Abiteboul ha espresso preoccupazione sulla direzione intrapresa: “C’è movimento sul piano regolamentare, ma manca una visione ampia. Come possiamo rendere queste auto emozionanti per il pubblico? E come trasformarle in una proposta di valore per i costruttori? Se pensiamo che queste vetture ci accompagneranno per dieci anni, fino al 2036, non vedo una corrispondenza tra la tecnologia prevista e le esigenze future.”
La gestione commerciale del campionato
Oltre agli aspetti tecnici, il manager francese ha richiamato l’attenzione sull’incertezza relativa alla gestione commerciale del campionato, con il promotore del WRC coinvolto in un processo di vendita: “Stiamo fermi, non stiamo sviluppando nulla. Ogni giorno che passa rende più difficile essere pronti per il 2027. Non stiamo dicendo che saremo fuori dal mondiale: potremmo esserci nel 2028 o anche a fine 2027, chi lo sa. Ma serve una risoluzione concreta sulla questione della promozione, che a mio avviso rappresenta il cambiamento più importante.” Secondo Abiteboul, la tempistica di questo processo rischia di sovrapporsi pericolosamente a quella delle modifiche regolamentari, creando una situazione di stallo che rende difficile pianificare un futuro a lungo termine per il team.