Avbelj torna sul gradino più alto al Rally del Taro
Rally del Taro, il racconto della gara valida per l’IRC
Bostjan Avbelj si è imposto nella 31ª edizione del Rally Internazionale del Taro, firmando il secondo successo personale nella competizione emiliana. Il portacolori sloveno, in gara con Elia De Guio sulla Skoda Fabia RS di MS Munaretto, ha dettato il passo lungo le speciali parmensi, centrando il bersaglio nel secondo appuntamento dell’International Rally Cup.
Il confronto diretto con Andrea Nucita, in abitacolo con Fabiano Cipriani su Citroën C3 Rally2, ha animato la fase iniziale della gara, con i due protagonisti divisi da un solo decimo dopo la terza prova. La svolta è arrivata nel tratto successivo, dove Avbelj ha siglato il miglior tempo e conquistato la testa della classifica. Da lì in avanti ha allungato con autorità, firmando sette scratch, tutti ottenuti nella giornata di domenica, dopo un sabato aperto dal miglior crono del rivale siciliano.
Nucita ha poi perso contatto nella quinta prova a causa di un testacoda, chiudendo al secondo posto con un distacco di 22”. Marcello Razzini, affiancato da Gian Maria Marcomini, ha completato il podio. Il pilota locale, vincitore nel 2023, ha mostrato un ritmo in crescita al volante della sua Fabia.
Ai piedi del podio Gianluca Tosi e Alessandro Del Barba, in lotta fino all’ultimo metro con i corregionali Antonio Rusce e Gabriele Zanni, staccati di appena nove decimi. In sesta posizione si sono piazzati Rudy Michelini e Nicola Angilletta, protagonisti di un buon rientro su Fabia. Settimo posto per il francese Cyril Audirac, navigato da Vilma Grosso, davanti a Fabio Federici con Erika Badinelli, ottavi. Nono Roberto Vescovi, in coppia con Giancarla Guzzi, su Fabia Rally2 Evo. La top ten è stata completata dal pilota di casa Luca Bertani, insieme a Stefano Oppimitti.
Tra le due ruote motrici ha prevalso la Opel Corsa Rally4 di Marco Varetto e Vittorio Bianco, sedicesimi assoluti. Il rally ha visto al via 102 equipaggi. Tra gli stop forzati da segnalare l’uscita di scena di Filippo Bravi, fermato da noie meccaniche sulla Hyundai i20 N Rally2, e quella di Nicola Sartor, costretto al ritiro per i danni riportati alla ruota posteriore sinistra dopo un impatto nel corso della quinta speciale.