“Rally Therapy”: emozione e inclusione nel cuore del Rally Due Valli
“Rally Therapy”, i dettagli dell’iniziativa al Rally Due Valli
Un pomeriggio di sport, emozioni e partecipazione autentica ha accompagnato la quinta edizione di “Rally Therapy – A bordo di un sogno”, l’iniziativa promossa dall’Automobile Club Verona in collaborazione con l’ULSS 9 Scaligera, andata in scena nel contesto del Rally Due Valli. Presso il parcheggio multipiano della Fiera, oltre 50 giovani con disabilità hanno vissuto l’esperienza unica di salire a bordo di vetture da competizione, condividendo momenti di pura adrenalina accanto a numerosi piloti veronesi.
Il progetto, ormai appuntamento fisso all’interno del weekend rallistico scaligero, rappresenta un esempio concreto di come il motorsport possa farsi veicolo di inclusione e partecipazione attiva. I partecipanti, accompagnati da familiari o operatori, sono stati accolti in un’area allestita in totale sicurezza, dove hanno potuto affrontare alcuni giri su un tracciato chiuso, a fianco di piloti esperti che hanno messo a disposizione auto, tempo e passione.
A rendere ancora più speciale l’edizione 2025 è stata la presenza di Miki Biasion, due volte campione del mondo rally, che ha incontrato i ragazzi condividendo racconti di carriera e, soprattutto, la sua visione di uno sport capace di unire. “Vedere questi sorrisi e questi momenti di spensieratezza è davvero qualcosa di impagabile. L’automobilismo serve anche a questo, avvicinare le persone indipendentemente dalle situazioni”, ha commentato il pilota vicentino, che ha sottolineato con entusiasmo il valore umano dell’iniziativa.
Rally Therapy, i dettagli dell’iniziativa
“Rally Therapy è diventato per noi un momento imprescindibile quando parliamo di Rally Due Valli,” ha spiegato Riccardo Cuomo, direttore dell’Automobile Club Verona. “Riusciamo a regalare sorrisi a chi ne ha più bisogno, in una struttura ormai collaudata. Un grazie va ai volontari che ogni anno rendono possibile tutto questo. L’auspicio è che progetti simili possano nascere anche in altre città italiane”.
Dal canto suo, l’ULSS 9 ha ribadito l’importanza della collaborazione con l’AC Verona, all’interno di un percorso condiviso dedicato alle fragilità sociali. “Questa bella e particolare iniziativa si inserisce tra le tante che puntano a valorizzare l’inclusione”, si legge nella nota dell’azienda sanitaria.
A colpire, come sempre, sono stati i volti entusiasti dei ragazzi, le strette di mano, gli sguardi curiosi al momento della partenza, e la gratitudine tangibile di chi, anche solo per pochi minuti, ha vissuto da protagonista l’atmosfera del rally. Ma a uscirne arricchiti sono stati anche i driver coinvolti, che hanno scelto di condividere la loro passione con generosità e spirito di servizio.
Un’esperienza che non lascia spazio alla retorica ma che restituisce, con semplicità, il senso più profondo dello sport: abbattere barriere, avvicinare mondi, creare legami attraverso emozioni vere. In questo senso, Rally Therapy continua a essere un esempio virtuoso da seguire e replicare, capace di fare del motorsport un’occasione di crescita collettiva.