Rally Italia Sardegna: guida alle prove speciali dell’edizione 2025

Pubblicato il 03 Giugno 2025 - 08:53

Dall’asprezza delle sterrate galluresi alla spettacolarità dei tratti panoramici sul mare, l’edizione 2025 del Rally Italia Sardegna (5–8 giugno) propone un percorso tecnico e impegnativo. Le prove speciali si snodano tra scenari naturali differenti, offrendo sfide diverse per ogni tipo di pilota. Ecco una panoramica delle sedici prove in programma.

PS1/4 – Arzachena (13,97 km)
Un tratto tradizionale del rally sardo, apprezzato per il suo ritmo scorrevole e la configurazione fluida del fondo. Il tracciato, situato in Gallura, termina quest’anno nei pressi di La Prugnola, con una sezione finale modificata che piega verso sud.

PS2/5 – Calangianus–Berchidda (18,43 km)
Introdotta nel 2025, questa prova combina tratti compatti e tecnici. Gli equipaggi affronteranno tornanti stretti, brevi segmenti asfaltati e passaggi tra vigneti. Il tratto centrale, che segue un vecchio tracciato ferroviario, si distingue per la presenza di edifici dismessi lungo il percorso. È una speciale dove la velocità può essere premiata, ma solo se accompagnata da precisione.

PS3/6 – Sa Conchedda (27,95 km)
La più lunga dell’intero rally. Attraversa il territorio di Alà dei Sardi e Buddusò, passando per l’arena naturale dell’Alà Arena. Offre un misto di sterrato veloce, salti e guadi. È una delle prove più complete, capace di mettere alla prova l’equilibrio tra velocità e controllo.

PS7/10 – Coiluna–Loelle (21,18 km)
Parte dal lago di Sa Coiluna e propone subito un salto spettacolare, molto seguito dal pubblico. Si chiude con il celebre tornante di Loelle, nei pressi di un antico nuraghe, punto riconoscibile nel paesaggio e caro agli appassionati.

Il passaggio su Micky’s Jump

PS8/11 – Monte Lerno–Su Filigosu (24,34 km)
Considerata tra le più impegnative dal punto di vista tecnico, questa speciale si sviluppa lungo piste forestali con fondo compatto. La guida richiede attenzione continua, e il passaggio su Micky’s Jump, uno dei salti più noti del WRC, rappresenta un momento cruciale. Poco prima dell’arrivo, i piloti affronteranno un guado che può creare problemi in caso di pioggia o ritardi.

PS9/12 – Tula–Erula (15,28 km)
Una speciale che alterna velocità e tecnica. I continui cambi di ritmo richiedono massima concentrazione, in particolare nella sezione centrale, dove si concentrano compressioni, salti e punti ciechi. Il terreno, variabile, può facilmente compromettere il passo se non affrontato con decisione.

PS13/15 – San Giacomo–Plebi (25,19 km)
Assente dal calendario dal 2013, torna una delle frazioni storiche del rally isolano. Presenta discese impegnative, numerosi tornanti e superfici sassose. Termina a Plebi, vicino a Olbia, e per anni è stata utilizzata dai team ufficiali per i test pre-gara.

PS14/16 – Loiri–Porto San Paolo (13,70 km)
Nuova Wolf Power Stage, conclusiva, con vista sull’Isola di Tavolara. Il percorso alterna salite e discese rapide, con un finale in riva al mare che ospita la cerimonia del podio. È facilmente accessibile e rappresenta un momento simbolico del Rally Italia Sardegna.

L’edizione 2025 si presenta quindi con una struttura equilibrata tra novità e conferme, su percorsi che mettono in evidenza le caratteristiche naturali del territorio sardo. Gli equipaggi saranno chiamati a gestire non solo la tecnica di guida ma anche la resistenza meccanica e fisica, in un contesto in cui ogni dettaglio potrà fare la differenza.

di Peppe Marino

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