Le parole di Seb Ogier in vista del Rally italia Sardegna

Con cinque vittorie nelle prime cinque gare stagionali, Toyota Gazoo Racing arriva al Rally Italia Sardegna (5–8 giugno) con l’obiettivo di prolungare il proprio dominio nel Mondiale. Dopo il successo in Portogallo firmato da Sébastien Ogier e il terzo posto di Kalle Rovanperä, la squadra giapponese ha allungato a +55 nella classifica costruttori. In quella piloti, invece, è Elfyn Evans a comandare con 30 punti di vantaggio su Rovanperä e 32 su Ogier.

La tappa sarda rappresenta il secondo impegno consecutivo su terra, in un trittico che si chiuderà con l’Acropoli, in Grecia. Ma, pur avendo tratti che sulla carta possono ricordare quelli portoghesi, la Sardegna impone sfide ben più complesse. Temperature superiori ai 30 gradi, strade strette e scivolose, fondo sabbioso che si trasforma presto in roccia viva: un mix letale per gomme, auto e concentrazione. Al via ci sarà una formazione di cinque GR Yaris Rally1: tre schierate per i punti costruttori con Evans, Rovanperä e Ogier, una quarta per Takamoto Katsuta e una quinta, sotto il banner TGR-WRT2, per Sami Pajari.

Chi conosce bene le insidie dell’evento è proprio Ogier, che in Sardegna ha vinto nel 2021 partendo per primo sulle prove: “La vittoria in Portogallo è una spinta motivazionale per continuare a lavorare duro. Sappiamo che possiamo ancora migliorare.La Sardegna è sempre stata una sfida complicata, e c’è voluto tempo per imparare a gestirla. Quest’anno sarà ancora più dura perché occupiamo le prime tre posizioni in campionato e dovremo pulire la strada ai nostri avversari il venerdì. Ma ho bei ricordi del successo del 2021, e sappiamo bene che è un rally dove può succedere di tutto.”

La base della gara torna a Olbia. Il percorso prevede due giornate centrali con loop da tre prove, e una domenica con due tratti inediti da ripetere, tra cui la Power Stage conclusiva di Porto San Paolo. In un campionato ancora lungo, Toyota punta a consolidare la propria leadership, consapevole che la Sardegna sarà uno snodo delicato, ma anche un’occasione per dimostrare solidità tecnica e profondità di squadra.