Pajari e Katsuta in Sardegna senza pressioni, ma con tanta voglia di crescere

Pubblicato il 05 Giugno 2025 - 07:04

Le dichiarazioni di Pajari e Katsuta in vista della Sardegna

Dopo una buona prestazione in Portogallo, Sami Pajari si prepara ad affrontare il Rally Italia Sardegna con maggiore consapevolezza. Il settimo posto conquistato nella gara precedente, impreziosito da un passo costante e competitivo, ha rafforzato la fiducia del giovane finlandese, che guarda ora con ottimismo alla tappa italiana. A pesare sul risultato finale in Portogallo è stata solo la scelta di cedere la sesta posizione a Elfyn Evans, impegnato nella lotta per il titolo.

“Sarà la prima volta che affronto due rally consecutivi con caratteristiche simili al volante della Rally1, quindi c’è continuità e possiamo portare avanti ciò che abbiamo imparato. In Portogallo è andato tutto liscio, abbiamo avuto un buon ritmo e mi sento decisamente più pronto rispetto al passato,” ha raccontato Pajari, che lo scorso anno in Sardegna aveva vinto tra le WRC2 e potrà contare su un buon ordine di partenza nella prima giornata.

Anche Takamoto Katsuta si presenta al via senza l’obbligo di raccogliere punti per la classifica costruttori, così come Pajari. I tre piloti ufficiali scelti da Toyota per questa gara sono infatti Evans, Kalle Rovanperä e Sébastien Ogier, chiamati a fare i conti con un ordine di partenza sfavorevole nella giornata di venerdì. Una condizione che potrebbe far emergere il ruolo dei due compagni di squadra, liberi da pressioni ma potenzialmente incisivi.

“Ci aspetta un rally molto impegnativo,” ha spiegato il giapponese. “In Portogallo abbiamo raccolto dati importanti sugli pneumatici e ora sarà fondamentale adattare quelle conoscenze a un fondo diverso, più abrasivo. La preparazione e la scelta del setup saranno determinanti, ma il team sta lavorando nella giusta direzione e daremo tutto per fare una buona gara.”

Il Rally Italia Sardegna prevede 16 prove speciali per circa 320 chilometri contro il tempo. Sarà un appuntamento utile soprattutto per chi, come Pajari e Katsuta, è chiamato a fare esperienza e a sostenere la squadra in una fase delicata della stagione.

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