Il Rally del Lazio Cassino abbraccia il territorio della Regione Lazio

Pubblicato il 26 Agosto 2025 - 12:07

Rally del Lazio Cassino pronto per il debutto nel CIAR Sparco

È pronto a tornare in scena con un ruolo centrale nella stagione il Rally del Lazio Cassino, che dall’11 al 13 settembre prossimi sarà per la prima volta parte del Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, di cui rappresenterà il penultimo round. Un traguardo importante per la gara organizzata da Max Rendina e M33, in collaborazione con World Events Racing, che in sole cinque edizioni si è ritagliato un posto di rilievo nel panorama rallistico nazionale.

L’inserimento nel massimo campionato italiano non è soltanto un riconoscimento sportivo, ma anche il frutto di una strategia che ha saputo unire sport e territorio. Il rally attraverserà nuovamente alcuni degli scenari più affascinanti del Centro-Sud, contribuendo a far scoprire aree spesso al di fuori dei percorsi turistici tradizionali e valorizzando la Regione Lazio nelle sue componenti storiche, naturalistiche e culturali.

La prima volta del Rally del Lazio nel Tricolore

Il percorso 2025 è stato disegnato per esaltare proprio questa varietà, toccando luoghi iconici come Cassino, con la sua celebre abbazia, e borghi autentici come Cervaro, Terelle, Viticuso, Pico, Falvaterra e Itri. Dal cuore dell’Appennino al Golfo di Gaeta, il rally diventa così una vetrina dinamica delle bellezze laziali, attraversando valli interne, alture montane e tratti che sfiorano il Tirreno. Un itinerario che unisce sport e promozione territoriale, nel solco di una visione condivisa sin dalla prima edizione con la Regione Lazio e in particolare con l’Assessorato al Turismo, Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e Sostenibilità, guidato da Elena Palazzo.

“Il Rally del Lazio Cassino è un esempio concreto di come lo sport possa diventare veicolo di promozione per l’intero territorio. Non è solo una gara, ma un itinerario che mette in luce la varietà paesaggistica e culturale della nostra regione: dalle montagne del Cassinate al mare del Golfo di Gaeta, passando per borghi e aree naturali di straordinaria bellezza” – ha dichiarato l’assessore Palazzo – sostenere eventi di questo livello significa offrire nuove occasioni di visibilità al Lazio e rafforzarne l’immagine come terra capace di unire tradizione, natura e grandi appuntamenti sportivi”.

Un tracciato tecnico e spettacolare

Il programma sportivo prevede 12 prove speciali e oltre 110 km cronometrati, con inizio giovedì 11 settembre dallo shakedown di Pico e dalla cerimonia di partenza nel centro di Cassino. La tappa di venerdì 12 comprenderà tre speciali da ripetere due volte: la scenografica “Pico”, designata come Power Stage televisiva, il ritorno della “Itri” in versione estesa da 11 km e la nuova “Falvaterra”, con centro nevralgico tra assistenze e riordini fissati a Cassino.

Il sabato si entrerà nel vivo con tre passaggi sulla classica “Viticuso”, la lunga e impegnativa “Terelle” e un’ulteriore prova trasmessa in diretta sulla “Pico-Cledan”, prima della premiazione finale in Piazza della Repubblica a Cassino, in programma dalle ore 19:15. In parallelo si correrà anche la Coppa Rally di Zona, attraverso la combinazione del “Rally del Lazio Cassino” con il 46° Rally di Pico, che scatterà con partenza notturna venerdì e si svilupperà sabato sullo stesso percorso delle auto del CIAR.

Un evento che valorizza storia, cultura e sport

A suggellare il profondo legame tra il rally e il territorio sarà la presentazione ufficiale della manifestazione, fissata per mercoledì 10 settembre alle ore 18:30 presso lo storico Teatro Romano di Cassino. Una cornice d’eccezione per celebrare l’apertura di un’edizione che promette ancora una volta di unire agonismo e identità locale, rilanciando il Lazio come scenario ideale per il motorsport nazionale.

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