Evans ammette: “Sono stato fortunato”. E consolida il vantaggio

Pubblicato il 01 Settembre 2025 - 15:45

Elfyn Evans ha riconosciuto di aver beneficiato delle circostanze al Rally del Paraguay, dove ha chiuso al secondo posto dietro al compagno di squadra Sébastien Ogier, ma ha rafforzato la propria leadership nel Campionato Mondiale Rally.

Il pilota gallese ha infatti portato il suo margine in classifica da tre a sette punti su Kalle Rovanperä, approfittando del tempo perso da Ogier nella Wolf Power Stage. Il francese aveva minacciato il sorpasso in graduatoria, ma un acquazzone nell’ultima prova lo ha rallentato, limitandolo a un solo punto nella Super Sunday.

Evans, che ha faticato a tenere il passo delle altre Toyota, ha commentato: “Rispetto a Seb, diciamo che è stato decisamente in svantaggio. Anche noi siamo stati un po’ presi in contropiede e questo ovviamente ha significato che non abbiamo potuto competere con gli altri. Siamo riusciti a malapena a tenere testa a Thierry, quindi sì, alla fine è andata bene”.

Evans resta leader del WRC dopo il Rally del Paraguay

Il gallese ha ammesso di non aver trovato il ritmo ideale sulle difficili strade sterrate sudamericane, ma di aver saputo capitalizzare sugli errori e i problemi dei rivali, tra cui Ott Tänak e lo stesso Rovanperä. La situazione si è ulteriormente consolidata con il ritiro di Adrien Fourmaux dopo la Power Stage.

“Ovviamente il weekend non è stato quello che volevamo, ma il solo fatto di essere lì alla fine ci ha dato un risultato”, ha dichiarato Evans, che ora guida la classifica generale con 198 punti. Alle sue spalle seguono Rovanperä a 191 e Ogier a 189.

In vista del prossimo appuntamento, il Rally Chile Bio Bío, Evans dovrà affrontare la sfida di aprire la strada, tradizionalmente svantaggiosa su fondo sterrato. Tuttavia, il pilota Toyota non sembra particolarmente preoccupato: “Se piove in Cile, non è poi così diverso dal [Wales Rally] GB, quindi in realtà non è poi così male arrivare primi”.

di Peppe Marino

© Riproduzione Riservata
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo