In attesa del nuovo promotore, i piloti chiedono una svolta per il WRC

Pubblicato il 05 Settembre 2025 - 10:52

Alcuni piloti intervengono sul processo FIA per l’assegnazione dei diritti WRC

Il futuro commerciale del Campionato del Mondo Rally è ufficialmente nelle mani della FIA. Con l’apertura della procedura di gara per l’assegnazione dei diritti promozionali per i prossimi 25 anni, cresce l’attesa tra i protagonisti del WRC per conoscere chi guiderà il rilancio della serie a partire dal 2027. Le reazioni dal paddock non si sono fatte attendere e convergono su un punto: servono nuove idee e tempi certi per non perdere ulteriore terreno.

Le impressioni dei piloti a Dirtfish

Thierry Neuville, già critico nei confronti dell’attuale gestione, ha accolto positivamente l’avvio del bando, auspicando però una procedura snella e rapida. “Ho avuto un buon confronto con il presidente Ben Sulayem – ha dichiarato il belga – e credo che il tender sia una buona idea. Tuttavia, ho insistito affinché non si protragga troppo a lungo. Serve arrivare pronti al 2027, quando entreranno in vigore altri cambiamenti significativi per il campionato”.

Più diretto Ott Tänak, che ha definito “critico” il momento attuale. Il pilota estone ha sottolineato la necessità di un cambio di visione: “È fondamentale vedere chi sarà il nuovo promotore e cosa porterà di concreto. Finora si è parlato molto di costi e regolamenti, ma non è lì che si risolve il problema. In ERC tutti guidano le stesse vetture, il livello è competitivo, ma il seguito resta basso. Il vero nodo è altrove”. Della stessa opinione Adrien Fourmaux, che ha rimarcato come l’incertezza sulle tempistiche rischi di influenzare anche l’evoluzione tecnica del campionato: “Serve un nuovo promotore al più presto. Anche le discussioni sui regolamenti futuri dipendono da questa scelta, per cui è importante agire in fretta”.

Il processo tra FIA e Promoter

Anche chi oggi milita nel WRC2, come Gus Greensmith, ha espresso l’urgenza di una svolta, citando come riferimento il percorso di rilancio intrapreso dalla Formula 1 con Liberty Media: “Il confronto è impietoso. Parlando con un ex team principal, è emerso come idee semplici da attuare in mezz’ora potrebbero già fare la differenza. È davvero il momento giusto per cambiare”.

Dopo anni di tensioni tra i vertici FIA e i piloti, l’attuale coinvolgimento della Federazione nel processo di selezione del nuovo promotore sembra aver riacceso la fiducia. Neuville lo ha ammesso con cautela: “Negli ultimi anni il rally è stato messo da parte. Ora ci sono nuovi segnali e più attenzione. Non sappiamo se tutto questo porterà nuovi costruttori, ma un rilancio promozionale efficace potrà sicuramente attrarre sponsor e investimenti”.

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