Presentato il Rallye Elba Storico, una gara tra sport, memoria e territorio
Rallye Elba Storico, le curiosità e i dettagli
Tre giornate di gara, dieci prove speciali, un percorso rinnovato e una forte sinergia con il territorio. Il Rallye Elba Storico – Trofeo Locman Italy, in programma dal 25 al 27 settembre 2025, è stato ufficialmente presentato presso l’auditorium del quotidiano Il Tirreno a Livorno, simbolo della città e sede della conferenza stampa che ha ribadito l’importanza culturale e sportiva dell’evento.
La manifestazione, giunta alla 37esima edizione, sarà valida come ottavo round del FIA European Historic Rally Championship e settimo (penultimo) appuntamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche. Le iscrizioni sono aperte fino al 10 settembre e, come ogni anno, l’attesa da parte di appassionati e concorrenti è elevata.
L’impegno delle istituzioni e la forza della comunità
A fare gli onori di casa è stato Cristiano Marcacci, direttore responsabile de Il Tirreno, che ha simbolicamente affidato il sostegno dell’informazione territoriale a Marco Fiorillo, presidente dell’ACI Livorno. Fiorillo ha sottolineato il ritorno della gara nel campionato FIA dopo un anno di assenza e ha ribadito il fascino unico delle vetture storiche: “Il rally storico rappresenta la storia della comunità mondiale. È una forma di patrimonio sportivo e culturale”.
Dal punto di vista tecnico, Fiorillo ha evidenziato le difficoltà del tracciato elbano, caratterizzato da cambiamenti continui del fondo stradale e ha annunciato un progetto rinnovato: “La partenza sarà da Porto Azzurro, poi Capoliveri, Portoferraio e altri Comuni dell’isola saranno coinvolti. Un modo per unire ancora di più il territorio attorno all’evento”.
Un rally che parla all’isola
Luciano Fiori, presidente di ACI Livorno Sport, ha ricordato la profonda radicazione della manifestazione nel tessuto sociale elbano, citando due aspetti chiave dell’edizione 2025: il progetto di riforestazione per compensare le emissioni di CO₂ e l’omaggio ad Anna Puccini, bambina scomparsa prematuramente, che aveva realizzato il sogno di salire su una vettura da rally poco prima della sua scomparsa. Fiori ha rivolto anche un appello alle istituzioni affinché il sostegno – economico ma anche morale e logistico – non venga mai meno: “Senza supporto, anche la gestione dell’indotto turistico diventa complessa. È fondamentale un impegno costante e condiviso”.
Tra gli interventi, anche quello di Angelo Zini, ex sindaco di Portoferraio, che ha ricordato l’importanza storica della gara per l’isola: “Da quasi 60 anni è un punto fermo. Non esiste altro evento sportivo elbano con questa longevità”.
Tra promozione culturale e valorizzazione storica
Il rally sarà preceduto, il 24 settembre a Capoliveri, dal convegno “Passato e presente sulle orme di Napoleone”, terza iniziativa culturale collegata alla gara, con la partecipazione del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, accademici e autorità locali. Un’occasione per approfondire il legame tra sport, storia e identità territoriale, nella cornice del Teatro Flamingo.
Tre giorni, dieci prove, un percorso rinnovato
Il programma prevede tre tappe per un totale di 133,38 km cronometrati e 366,96 km complessivi, con la possibilità di rientrare in gara dopo il ritiro nella prima prova.
La gara partirà giovedì sera da Porto Azzurro, con la PS1 a Capoliveri. La seconda tappa, venerdì, si snoderà tra Capoliveri, Portoferraio e Marciana Marina, mentre sabato si correrà nella zona orientale dell’isola, con l’arrivo e la premiazione previsti in Piazza Garibaldi a Capoliveri. Il percorso è stato progettato per garantire un equilibrio tra spettacolarità e rispetto della vita quotidiana degli abitanti.
A chiudere la conferenza è stato Andrea Volpi, pilota elbano e voce del motorsport isolano, che ha elogiato il disegno tecnico della gara e la sua capacità di emozionare: “Il Rallye Elba Storico rappresenta qualcosa di unico, capace di unire tradizione sportiva e territorio. Ogni anno regala emozioni forti, sia ai piloti che al pubblico”.
