Rally Cile, motore guasto e ritiro per Tanak: “Sensazione di vuoto”
Il Rally del Cile ha cambiato volto nella giornata di venerdì, quando Ott Tänak è stato costretto al ritiro mentre si trovava al comando della gara. Il pilota estone, al volante della Hyundai i20 N Rally1, ha visto spegnersi le proprie ambizioni per un guasto improvviso al motore che lo ha fermato a pochi chilometri dal termine della speciale di San Rosendo.
Tänak aveva iniziato l’ultima prova della mattinata con 9,7 secondi di vantaggio, ma l’imprevisto tecnico lo ha costretto a fermarsi. “A dire il vero, è solo un guasto al motore. Mezzo chilometro prima ho perso un cilindro, pensavo fosse una candela o qualcosa del genere. Poi ne ho perso un altro e ho capito che era peggio di così. Nessun allarme, nessun segnale, niente di niente. Cilindro dopo cilindro, ed è finita così”, ha spiegato il campione del mondo 2019.
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Il ritiro pesa anche in ottica campionato: prima del Cile, Tänak inseguiva il leader Elfyn Evans con 18 punti di distacco, e il KO tecnico complica ulteriormente le possibilità di titolo. “È dura, a dire il vero. Abbiamo dovuto lottare in ogni rally quest’anno, non è mai stato facile. I nostri avversari sono molto forti e non è semplice combattere con loro. È difficile da spiegare, ma è una sensazione di vuoto”, ha ammesso il pilota estone.
Nonostante la delusione, Tänak non chiude del tutto le porte a un possibile recupero. “Matematicamente è ancora possibile, ma vediamo. Vediamo dove siamo”, ha concluso.
L’uscita di scena dell’estone ha permesso a Adrien Fourmaux e Thierry Neuville di portarsi nelle prime posizioni, firmando una doppietta provvisoria per Hyundai. Alle loro spalle, Sébastien Ogier con la Toyota occupa il terzo posto, pronto ad approfittare di ogni occasione nel prosieguo della gara.
di Peppe Marino