Fourmaux ko in Giappone per colpa di una… portiera
Fourmaux, finale negativo dopo una buona gara in Giappone
Quello che doveva essere un finale positivo per Adrien Fourmaux si è trasformato in una delle situazioni più bizzarre dell’intera stagione. Il francese della Hyundai è stato costretto al ritiro durante la prima prova della domenica al Rally del Giappone, quando un’uscita di strada ha causato la perdita della portiera lato navigatore, compromettendo la sicurezza della vettura e rendendo impossibile proseguire la gara.
Il tutto è avvenuto sotto una pioggia battente che ha colpito in particolare i concorrenti scesi in prova nelle fasi finali della speciale Nukuta, quando le condizioni si sono fatte estremamente insidiose. La scarsa visibilità per via del parabrezza appannato ha impedito a Fourmaux di individuare correttamente il punto di frenata prima di una curva a sinistra, e la traiettoria leggermente larga lo ha portato a finire in un fosso tra gli alberi.
“Dopo un rettilineo ho visto il punto di frenata, ho frenato ma non vedevo bene l’ingresso della curva”, ha raccontato il francese. “Tutto il centro curva era pieno di fango e siamo andati un po’ larghi, finendo nel fosso e colpendo un albero. È strano, perché abbiamo danneggiato la ruota sinistra, ma l’impatto è stato sul lato destro”.
Una portiera persa… e con lei anche il tempo
Nel violento impatto la vettura ha perso la portiera del lato passeggero, che è stata completamente divelta, danneggiando anche gran parte della carrozzeria posteriore destra. Incredibilmente, Adrien Fourmaux e il navigatore Alex Coria sono riusciti comunque a completare la speciale, ma hanno poi deciso di ritirarsi per motivi di sicurezza.
Una delle motivazioni, oltre ai danni visibili, è arrivata proprio dalla mancanza della scheda tempi, andata persa insieme alla portiera nel corso della speciale. Senza la timecard, il prosieguo del rally sarebbe stato comunque impossibile.
“Dopo l’incidente sono rimasto concentrato sulle note – ha spiegato Coria – e ho cercato solo di tenere il libro in una posizione da non far entrare troppa pioggia. Ci si adatta alle condizioni. Solo dopo, alla fine della speciale, ho realizzato che la scheda tempi e il mio cellulare erano sulla portiera… ormai persi”.
Nonostante tutto, il navigatore ha assicurato che si sarebbe sentito in grado di proseguire, se le condizioni lo avessero permesso: “Per me sarebbe andato tutto bene. Ma è più sicuro ritirarsi, anche perché senza scheda tempi non si può andare avanti”.
Occasione sfumata per il podio
Il ritiro rappresenta una dura battuta d’arresto per Fourmaux, che si trovava in piena lotta per il podio e aveva dimostrato un buon ritmo per tutto il weekend. Le condizioni estreme, tuttavia, hanno messo in difficoltà numerosi equipaggi, e in un attimo la gara del francese si è trasformata in un’uscita di scena grottesca.
