Rally Arabia Saudita: Sesks si gode la leadership. Ogier insegue, Evans lontano

Pubblicato il 27 Novembre 2025 - 12:30

Dopo quattro prove speciali nessun Ogier, Evans o Rovanperä a condurre il Rally Arabia Saudita, ma Mãrtiņš Sesks.

Nonostante le fasi iniziali dell’ultimo, inedito e decisivo appuntamento del calendario del World Rally Championship di quest’anno, il Rally dell’Arabia Saudita, avessero favorito Ott Tänak, non appena l’insidioso terreno saudita si è presentato per quello che è veramente, a rivendicare la leadership nella classifica provvisoria è stato Mãrtiņš Sesks.

Nonostante un’assenza di quattro mesi dall’abitacolo della Ford Puma Rally1, il lettone è riuscito a vincere la terza “piesse” della sua carriera nel World Rally Championship e si trova ora, per la prima volta, a condurre un rally mondiale.

Un risultato inaspettato, dovuto però, bisogna dirlo, anche al vantaggio riscontrato da chi è partito dalle retrovie. Aspetto che, tuttavia, non può demonizzare la prestazione del pilota M-Sport, fin qui caratterizzata da una sola sbavatura nella quarta prova, che ha causato una perdita di quasi sette secondi.

In testa si è delineato un discreto terzetto, composto, oltre che dal leader provvisorio, da Adrien Fourmaux e Sami Pajari, e racchiuso in poco meno di due secondi.

Più distante, a poco più di 13 secondi, si trova la Hyundai di Ott Tänak, che mantiene tre secondi di vantaggio dal compagno di squadra Thierry Neuville. Da segnalare, però, la foratura subita dal belga, senza la quale si troverebbe, probabilmente, davanti all’estone.

Sesto posto provvisorio per Takamoto Katsuta, distante quasi 2 secondi da Neuville.

La sfida per il Titolo Piloti

Kalle Rovanperä (FIN), Sebastien Ogier (FRA) and Elfyn Evans (GB) of team TOYOTA GAZOO RACING WRT seen during stop 14 of the FIA World Rally Championship in Jeddah, Saudi Arabia on November 25, 2025. // Jaanus Ree / Red Bull Content Pool // SI202511250367 // Usage for editorial use only //

Per trovare il primo contendente al titolo Piloti, bisogna scendere fino alla settima posizione, attualmente occupata da Sébastien Ogier, svantaggiato dal ruolo di apripista . Una situazione sfavorevole per la vittoria del rally, visti i 27,6 secondi di ritardo dalla leadership, ma abbastanza positiva per il Campionato: Elfyn Evans, infatti, si trova a quasi 23 secondi dal rivale francese. Ritardo dovuto, come puntualizzato dal britannico, ad alcuni “errori stupidi” effettuati nel corso della prova di questa mattina.

Chi, dal Rally dell’Arabia Saudita, ha ricevuto un biglietto da visita ancor più crudele e sfortunato, però, è stato Kalle Rovanperä, probabilmente costretto a salutare anche le più remote speranze di un inserimento nella lotta per il titolo. Il finlandese, giunto alla sua ultima gara con Toyota, si trova solo al decimo posto, a causa di una foratura. Dalle sue dichiarazioni, poi, emerge una frustrazione dovuta non solo all’andamento iniziale del rally, ma che ha caratterizzato tutta la stagione: “Non ho sbattuto a niente. Questo riassume l’annata abbastanza bene, è così tutte le volte. Tutte queste forature che vengono dal nulla. Eravamo partiti da 500 metri, forse un chilometro, e non c’era nulla. È così”.

In un evento completamente nuovo, l’esperienza può rivelarsi cruciale. Non è un caso, infatti, che Ogier sia apparso in difficoltà. Sicuramente la sua partenza, avvenuta solo dopo Evans, non lo ha avvantaggiato, ma il suo ritardo pare troppo ampio per derivare solo dalle sue difficoltà. È possibile che il 41enne della casa giapponese stia evitando di sfruttare tutto il suo passo, per avvalersi, nella giornata di domani, dell’evidente vantaggio di chi parte dalle posizioni più basse della classifica provvisoria.

di Giuseppe Piazza

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