Gryazin guarda al 2026 e alla possibilità di un ritorno nell’ERC

Pubblicato il 04 Dicembre 2025 - 11:15

Il futuro agonistico di Nikolay Gryazin, uno dei piloti più competitivi del WRC2, potrebbe comprendere nuove apparizioni nel FIA European Rally Championship già nel 2026. Il ventottenne, fresco del titolo Challenger, non esclude l’idea di affiancare alcuni appuntamenti dell’ERC al proprio programma iridato.

La stagione 2025 ha visto Gryazin aggiungere un nuovo successo nel suo percorso sportivo, imponendosi al 42° Rally Sierra Morena – Córdoba Patrimonio de la Humanidad, centrando così la sua quinta vittoria in una prova dell’Europeo. Pur trattandosi di una partecipazione unica con il J2X Rally Team, il pilota non nasconde l’interesse verso ulteriori presenze nel campionato continentale.

Le valutazioni sul calendario 2026

“Alcuni degli eventi a cui potremmo partecipare – ha spiegato il pilota, sottolineando come la crescente importanza del Rally di Roma, destinato a entrare nel WRC, possa rappresentare un motivo per mantenere un legame anche con l’ERC. Quest’anno volevamo disputare almeno metà stagione, ma dopo alcune gare difficili ho capito che continuare nell’ERC non sarebbe stato utile per prepararci al WRC. Sono anche un essere umano e ho bisogno di un po’ di riposo. Se ci sono eventi ERC sufficientemente distanti da quelli WRC ha senso partecipare, ma combinare i due campionati è complicato”.

Ragionamenti dettati quindi da esigenze di gestione fisica e mentale, oltre che da una valutazione tecnica legata alla preparazione in vista del mondiale. La possibilità di trovare spazi nel calendario resta, ma dovrà conciliarsi con tempi e priorità del programma WRC2.

Un altro aspetto che Gryazin ha evidenziato riguarda la competitività dell’Europeo. Alla domanda sul livello del campionato, ha chiarito: “Ci sono piloti di alto livello nell’ERC, allo stesso livello di quelli del WRC2. È utile andarci per lottare e aumentare la velocità. Nell’ERC c’è più libertà di spingere fin dall’inizio, senza pensare troppo alla gestione delle gomme o alla sopravvivenza: si può attaccare subito, ed è positivo per le capacità di guida. Nel WRC2 ci sono comunque rivali molto veloci che ti aiutano a capire dove sei. Ma quest’anno, guidando nell’ERC e anche seguendo le gare in diretta, ho visto che il livello è buono”.

di Peppe Marino

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