Sesks mantiene un profilo basso in vista dell’Estonia
Il ritorno del mondiale Rally su sterrato veloce porterà il WRC in Estonia dal 17 al 20 luglio, seguito a stretto giro dal Rally di Finlandia. Due appuntamenti che, sulla carta, si adattano allo stile di guida di Mārtiņš Sesks, ma che il pilota lettone affronterà senza alzare troppo l’asticella delle aspettative.
Reduce da una vittoria nell’ORLEN OIL Rally di Polonia, valida per l’Europeo, Sesks ha già mostrato in passato un buon passo su terra rapida, anche nel contesto iridato. Nel 2024, ha chiuso quinto in Polonia al debutto su una Ford Puma Rally1 non ibrida e ha ottenuto due scratch in casa, in Lettonia, prima di un ritiro per noie meccaniche. Nonostante questi risultati incoraggianti, il pilota M-Sport si mostra prudente alla vigilia dell’Estonia.
“Vedremo, visto che finora non posso avere aspettative – ha affermato Sesks. Normalmente [Estonia e Finlandia] dovrebbero [andare bene per me], ma anche agli altri piacciono questi rally veloci e lì tutti spingono forte. In Grecia bisogna gestire il mezzo, mentre qui si tratta più che altro di sapere dove frenare e dove no”.
L’apprendistato nel WRC continua
La stagione 2025 rappresenta una fase di consolidamento per Sesks, impegnato in un programma di sei gare con M-Sport. Il venticinquenne ha disputato finora rally inediti per lui, tra cui Svezia, Portogallo, Sardegna e Grecia. A parte un sesto posto al debutto in Svezia, i risultati sono stati influenzati da problemi tecnici, come accaduto all’Acropolis Rally, dove ha concluso 15° per via di un guasto al serbatoio.
“Credo che quest’anno niente sia stato facile. L’Acropolis è stato un altro rally complicato, ma anche un’esperienza utile. Ogni gara corsa finora sarà molto più gestibile se avremo l’occasione di tornarci il prossimo anno, proprio perché ora abbiamo dei riferimenti”.
Nel frattempo, l’Estonia rappresenta un’occasione per misurare i progressi fatti. Sesks ha già corso su quelle strade nel 2024, al volante di una Toyota GR Yaris Rally2, quando l’evento era parte dell’Europeo. Ma ora l’impegno nella massima categoria impone un adattamento diverso, soprattutto in ottica futura.
“La prima volta in Grecia abbiamo dovuto imparare tutto in fretta. In alcuni momenti siamo andati bene, in altri meno, ma ora abbiamo più consapevolezza su come affrontare al meglio questo tipo di rally. Serve una preparazione più dettagliata, e quanto imparato ci sarà utile già dai prossimi appuntamenti”.
di Peppe Marino