Iscrizioni aperte per il 38° Rally Piancavallo: al via il 29 e 30 agosto
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per il 38° Rally Piancavallo, in programma venerdì 29 e sabato 30 agosto 2025. La gara, radicata nel panorama rallistico del Friuli Venezia Giulia, tornerà a coinvolgere appassionati e addetti ai lavori con un tracciato che unisce tecnica e paesaggio, confermandosi punto di riferimento tra le competizioni nazionali.
La partenza sarà ancora una volta da Piazza Italia a Maniago, da cui scatteranno sia le vetture storiche sia le moderne. Quest’ultime si contenderanno punti importanti per il Trofeo Italiano Rally (TIR) e per la Coppa Rally di Zona (CRZ), rafforzando la rilevanza della gara a livello federale.
L’organizzazione è curata da Knife Racing in collaborazione con ACI Pordenone. L’edizione 2025 prevede 82 chilometri di prove speciali, articolati su due giornate di gara, attraversando luoghi noti del territorio e tratti cronometrati storici, con l’obiettivo di coniugare sport, logistica e valorizzazione locale.
Il programma sportivo: prove storiche e ritorni attesi
Il programma inizierà venerdì 29 agosto con tre prove speciali: la Navarons, la Barcis–Piancavallo “Icio Perissinot”(18,34 km), e la prova notturna di Piancavallo (10,17 km), già apprezzata lo scorso anno e riproposta nel medesimo formato.
La giornata di sabato 30 agosto sarà caratterizzata da quattro prove: due passaggi sulla Clauzetto – Il Balcone del Friuli(18 km) e due ulteriori passaggi sulla Navarons (5,57 km), per un totale di sette prove cronometrate su due giornate. Il percorso è pensato per mettere in risalto capacità di guida, gestione tecnica e adattamento al territorio.
Confermato anche lo shakedown a Poffabro, che si svolgerà nella mattinata di venerdì, consentendo a team e piloti di testare gli assetti in condizioni simili a quelle di gara. Una fase utile per le ultime regolazioni e per entrare nel clima competitivo dell’evento.
Il Rally Piancavallo mantiene una forte connessione con il territorio. L’evento, oltre a essere parte integrante della tradizione sportiva della regione, rappresenta un’opportunità di promozione turistica e culturale per le vallate del Pordenonese, offrendo visibilità a luoghi poco frequentati ma ricchi di potenziale.
di Peppe Marino