Disfatta Hyundai in Giappone

Pubblicato il 12 Novembre 2025 - 16:32

Uno zero pesantissimo per la scuderia sudcoreana.

Anche il Rally del Giappone, che per Hyundai Motorsport avrebbe dovuto rappresentare un weekend di riscatto e disperato tentativo di rimonta, si è rivelato invece una disfatta.

Dopo un discreto inizio, Ott Tänak e Thierry Neuville hanno dimostrato di non poter reggere il ritmo dei piloti Toyota. L’unico a non aver deluso le aspettative è Adrien Fourmaux, almeno fino alla domenica. Durante la giornata decisiva, infatti, il suo impatto con alcuni alberi fuori strada ha letteralmente portato via la portiera destra della sua i20 N Rally1, oltre alla speranza di poter, quanto meno, concludere il rally, costringendolo al ritiro quando si trovava virtualmente sul gradino più basso del podio.

Thierry Neuville (BEL) Martijn Wydaeghe (BEL) Of team HYUNDAI SHELL MOBIS WORLD RALLY TEAM celebrate on the podium after winning the FIA World Rally Drivers and Co-Drivers titles at the final round the FIA World rally Championship season during the World Rally Championship in Toyota City, Japan on 24.11.2024 // Jaanus Ree / Red Bull Content Pool // SI202411240362 // Usage for editorial use only //

D’altro canto, a Thierry Neuville avrebbe sicuramente fatto piacere replicare la performance del Rally del Giappone 2024, quando è stato incoronato campione del mondo, ma questa stagione lo ha messo fortemente alla prova e l’appuntamento nipponico non è stato un’eccezione: un tergicristallo non funzionante lo ha costretto al ritiro, rimandando così la fioca speranza di una sua prima vittoria in questa stagione al Rally dell’Arabia Saudita. 

L’unico pilota Hyundai capace di accumulare punti nel corso del weekend è stato, sia pur con una prestazione sottotono, Ott Tänak, nonostante non fossero validi per la classifica Costruttori. Hyundai, allora, ha lasciato il Giappone con le tasche vuote.

Schiacciante il confronto con Toyota

La casa giapponese, forte anche del sostegno dei supporters “di casa”, ha piazzato tre piloti nelle prime tre posizioni, e si gode ora la possibilità di scegliere, per la vittoria del titolo Piloti, tra Sébastien Ogier ed Elfyn Evans, non contando l’agitazione che una sfida interna di questo calibro possa portare.

L’iride sarà assegnata a uno dei due al Rally d’Arabia Saudita, ultimo appuntamento di una stagione in cui Toyota ha giocato da padrona, obbligando Hyundai a spostare il focus sullo sviluppo tecnico della vettura del 2026, oltre che sulla complicata decisione del sostituto di Tänak.

di Giuseppe Piazza

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