Il leader del mondiale non è soddisfatto della prestazione: “Faccio fatica su questa superficie”

La prima giornata del Rally delle Isole Canarie si è rivelata complicata per Elfyn Evans. Il pilota gallese della Toyota, attualmente in testa alla classifica generale del campionato piloti, ha chiuso il venerdì al terzo posto provvisorio, con un distacco superiore al mezzo minuto dal compagno di squadra Kalle Rovanperä, autore della miglior prestazione in tutte le sei prove speciali.

Evans non è riuscito a tenere il passo nemmeno di Sébastien Ogier, secondo nella graduatoria provvisoria, e ha ammesso le difficoltà incontrate durante la giornata: “È stata sicuramente una buona giornata per la squadra, ma a livello personale non sono altrettanto soddisfatto – ha commentato al termine delle prove. Non fraintendetemi, è andata discretamente, ma mi servirebbe qualcosa in più per lottare con i due davanti. Stanno spingendo davvero forte”.

Il gallese ha indicato in particolare alcuni problemi legati all’assetto della sua GR Yaris Rally1, già riscontrati in precedenti appuntamenti su asfalto: “La situazione non è migliorata, purtroppo. Sto ancora faticando con le stesse tendenze che ho riscontrato in diversi Rally su questa superficie. È probabilmente legato anche al tipo di strade: molto larghe, con caratteristiche particolari”.

Evans: “Valutiamo modifiche”

Nonostante le difficoltà, Evans guarda avanti con l’intenzione di adattarsi e lavorare sul feeling con la vettura: “Stiamo valutando se ci sia qualcosa che possiamo modificare. Immagino che le opzioni siano limitate, quindi dovremo cercare di adattarci nel miglior modo possibile”, ha aggiunto.

La seconda giornata del Rally prevede sette prove speciali, con un fondo stradale potenzialmente più abrasivo e condizioni meteo che potrebbero influenzare ulteriormente la strategia: “Domani ci sarà probabilmente un po’ più di grip generale. Credo che l’asfalto sarà leggermente più ruvido, quindi potrebbe essere più impegnativo per le gomme. Vedremo anche che tempo farà al mattino”, ha concluso Evans.

di Giuseppe Marino