Arabia Saudita, il test in vista del WRC finisce sotto i riflettori

Pubblicato il 05 Maggio 2025 - 09:47

Arabia Saudita, “prova” mondiale con più dubbi che certezze

L’Arabia Saudita si prepara a entrare nel Mondiale Rally. E il rally dell’ultimo fine settimana, inserito nel calendario del Middle East Rally Championship e seguito da rappresentanti FIA e WRC Promoter, doveva rappresentare il passo decisivo verso il debutto ufficiale nella serie iridata. L’accordo decennale già firmato con il promoter, ricordiamo, garantisce un futuro certo alla gara, definita da molti come economicamente tra le più rilevanti nella storia del campionato. Non tutto, però, è filato liscio.

Già nella giornata di venerdì metà delle prove speciali erano state annullate per ragioni legate alla sicurezza. Un campanello d’allarme, seguito da un episodio ben più grave il giorno successivo. Durante la penultima speciale, il libanese Bassel Abou-Hamdan ha perso il controllo della sua Škoda Fabia R5 dopo un testacoda, riprendendo la marcia in direzione opposta. Il pilota ha percorso oltre un chilometro e mezzo contromano, rendendosi conto dell’errore soltanto quando si è trovato faccia a faccia con il giordano Shadi Shaban, sopraggiunto a forte velocità su una Mitsubishi.

Rally dell’Arabia Saudita sotto i riflettori

Il rapporto dei commissari non ha usato mezzi termini. Il comportamento di Abou-Hamdan è stato definito “pericoloso e gravemente imprudente”, capace di mettere in serio pericolo la vita degli altri concorrenti. Più che sull’errore del singolo, però, l’attenzione si è concentrata sulla gestione della gara. Nessuna interruzione immediata della prova è stata disposta e la direzione non è intervenuta con la tempestività che un episodio simile avrebbe richiesto. L’incidente non dovrebbe compromettere l’ingresso dell’Arabia Saudita nel WRC, viste le cifre in gioco e l’importanza strategica del progetto.

Ma il tema della sicurezza resta centrale e loo dimostra anche un precedente recente. Nel 2023, al Rally Giappone, l’ingresso di un furgone in un tratto cronometrato costò agli organizzatori una multa di 50.000 euro e una ulteriore sanzione sospesa da 100.000 euro, pronta a scattare in caso di nuove violazioni. Sul fronte sportivo, il test saudita si è concluso con il successo del qatariota Nasser Al-Attiyah, davanti a Juho Hänninen e Janni Hussi, impegnati con una Toyota Rally2.

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