ERC, l’anteprima sulla sfida sterrata del Rally d’Ungheria 2025
Dal 9 all’11 maggio l’Ungheria ospiterà il secondo round del Campionato Europeo Rally (ERC) 2025, primo appuntamento su sterrato della stagione. La città di Veszprém accoglierà l’evento, che segna la continuazione del passaggio dall’asfalto alla terra iniziato nel 2024.
Il rally torna nel calendario sei anni dopo la memorabile edizione 2019, quando Chris Ingram conquistò il titolo europeo. Simone Tempestini, vincitore nel 2024, cercherà di ripetere il successo, pur consapevole delle difficoltà offerte dal percorso vario e impegnativo.

“Ci sono tratti veloci e aperti, ma bisogna prestare attenzione a dossi e pietre – ha dichiarato Tempestini. “Ogni prova speciale è diversa, con superfici mutevoli. Cercheremo di ripetere la vittoria, ma sarà una gara complessa”.
Tempestini dovrà confrontarsi con 28 iscritti nella categoria ERC1, tra cui cinque vincitori di gare ERC e piloti locali come Miklós Csomós, terzo classificato lo scorso anno: “Le prove saranno più impegnative con il caldo – ha affermato l’ungherese. Sarà importante evitare errori: ci sono molti piloti in grado di vincere”.
Una gara che premia la costanza
Tra i principali contendenti figurano Roope Korhonen, leader della classifica con la Toyota GR Yaris Rally2, Andrea Mabellini su Škoda Fabia RS Rally2 e Mads Østberg con Citroën C3 Rally2. Presenti anche Miko Marczyk, Dominik Stříteský e il giovane Isak Reiersen.
Jon Armstrong, in gara con M-Sport Ford, si aggiunge alla lista insieme a Jakub Matulka. András Hadik, tre volte campione ungherese, cercherà di imporsi su Armstrong, al debutto stagionale su terra. Norbert Maior e Max McRae faranno il salto di categoria dal Junior ERC al Rally2.

Oltre all’ERC1, il rally vedrà 13 partecipanti nella divisione ERC3 (Rally3) e 23 nell’ERC4 (Rally4 e Rally5). Ventuno piloti dell’ERC4 gareggeranno anche nel FIA Junior ERC, mentre nove saranno in corsa per l’ERC Fiesta Rally3 Trophy.
L’itinerario del Rally Ungheria 2025 resta simile a quello dell’anno precedente. Si parte venerdì 9 maggio con la prova di qualificazione di Hajmáskér e la super speciale serale di Királyszentistván. Sabato sono in programma le prove di Hegyesd, Kislőtér e Várpalota.
Ultima giornata e Power Stage decisiva
La giornata di domenica prevede tre prove ripetute: Iszka, Tés e Nagylőtér. Quest’ultima ospiterà anche la Power Stage finale. Con i suoi 25,70 chilometri, Kislőtér sarà la speciale più lunga dell’evento, mentre Nagylőtér deciderà i punti bonus.
“Il Rally Ungheria mette a dura prova sia le auto sia i piloti – ha spiegato Armstrong. È simile a un mini Safari, con salti e terreni accidentati. Serve resistenza e attenzione, soprattutto per preservare pneumatici e sospensioni”.

I fan potranno seguire l’intera manifestazione in diretta su Rally.tv, oltre che attraverso le trasmissioni televisive locali nei vari Paesi. L’organizzazione si prepara ad accogliere spettatori e appassionati per un evento che si preannuncia competitivo.
Il VI Rally d’Ungheria conterà 13 prove speciali per un totale di 193,06 chilometri cronometrati su una distanza complessiva di 828,32 chilometri. La gara promette una sfida tecnica per piloti e team in vista del prosieguo della stagione ERC.
di Peppe Marino