WRC, rivoluzione dal 2027: libertà progettuale, nuove motorizzazioni e budget cap
WRC, sempre più vicina la rivoluzione per il 2027
Durante la riunione del Consiglio Mondiale della FIA tenutasi a Macao, è stato ufficializzato l’assetto che il Campionato del Mondo Rally adotterà a partire dal 2027. Il nuovo regolamento, denominato WRC27, rappresenta un punto di svolta per la disciplina, introducendo un approccio più flessibile per costruttori e team in termini di progettazione tecnica e scelta delle motorizzazioni.
“Oggi è stato approvato uno degli ultimi tasselli di un puzzle che sta delineando una nuova era per il WRC,” si legge nella nota rilasciata dalla Federazione. “Le regole definiscono un’area entro la quale devono essere collocati tutti i pannelli di carrozzeria. All’interno di questo volume, si potrà scalare e integrare quasi qualsiasi configurazione. Il documento conferma che le norme, definite lo scorso dicembre, sono state rifinite nei mesi successivi e ora includono anche le specifiche volumetriche di riferimento per le carrozzerie. L’obiettivo è chiaro: concedere ampia libertà progettuale pur mantenendo alcuni vincoli dimensionali per garantire l’equilibrio prestazionale.
Dal 2027, i costruttori potranno quindi realizzare vetture basate su una berlina, una hatchback, un SUV oppure un progetto completamente inedito, a patto che le componenti esterne rientrino in uno spazio prestabilito. Questa impostazione sarà valida per i prossimi dieci anni, garantendo una stabilità normativa fino al 2037. Un arco temporale ampio che permetterà agli operatori di pianificare investimenti e strategie con maggiore sicurezza, favorendo l’evoluzione tecnica nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Il WRC del futuro darà spazio anche a diverse soluzioni motoristiche: motori termici, sistemi ibridi, propulsori completamente elettrici o alimentati a idrogeno. Tuttavia, sarà richiesto che l’unità motrice segua le specifiche Rally2 e utilizzi carburante sostenibile, in linea con gli standard ambientali in vigore. Tra le novità più rilevanti figura anche l’introduzione di un tetto massimo di spesa per la realizzazione delle vetture, fissato a 345.000 euro. Una misura pensata per contenere i costi e promuovere una maggiore equità tra i concorrenti, in un momento in cui la competitività si lega sempre più all’innovazione e all’efficienza.
Il pacchetto WRC27, frutto di mesi di consultazioni tra FIA, promotore e costruttori, si prefigge di rilanciare l’attrattività del campionato, stimolando nuove adesioni e favorendo un’immagine tecnologicamente all’avanguardia e ambientalmente responsabile.