Hyundai resta nel WRC fino al 2026, ma sul 2027 pesa l’incognita regolamenti

Pubblicato il 19 Agosto 2025 - 08:17

Hyundai, quanti dubbi per il futuro

La pausa estiva del Mondiale Rally ha alimentato numerose speculazioni sul futuro di Hyundai Motorsport, ma alla vigilia del Rally di Finlandia il costruttore coreano ha dissipato almeno uno dei dubbi: la squadra proseguirà il proprio impegno nel WRC fino al termine del 2026. Restano però perplessità sul prosieguo del programma sportivo a partire dal 2027, anno in cui entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici destinati a rivoluzionare la massima categoria.

Hyundai, nessuna certezza per il 2027

Le future Rally1 saranno vetture profondamente diverse da quelle attuali: il prezzo massimo sarà fissato a 345.000 euro, con motori a combustione derivati dalle attuali Rally2, potenza ridotta e soluzioni tecniche semplificate. L’obiettivo della FIA è quello di garantire sostenibilità economica e longevità, con un pacchetto regolamentare pensato per durare almeno dieci anni. Tuttavia, le linee guida attuali non prevedono, almeno inizialmente, l’utilizzo di tecnologie alternative, come l’ibrido o l’elettrico, che potrebbero arrivare solo in una fase successiva.

Una prospettiva che non entusiasma Hyundai, già attivamente impegnata nell’elettrificazione della gamma stradale e desiderosa di trasferire le tecnologie di punta sulle vetture da corsa. Il direttore tecnico del team, François-Xavier Demaison, ha ribadito che la posizione della Casa di Seul dipenderà dall’apertura della FIA verso propulsori alternativi.

Il punto sui regolamenti della FIA per il 2027

“Valuteremo il progetto solo se i regolamenti saranno più aperti riguardo il powertrain. Un costruttore come Hyundai ha bisogno di più tecnologia nelle vetture,” ha dichiarato il tecnico della Casa coreana a Motorsport.com. E proprio in tal senso la filosofia che guida la strategia del marchio è chiara: “Vincere la domenica, vendere il lunedì. E ad oggi tipo di vettura che vuole la FIA per il 2027 non ci interessa particolarmente”. Un messaggio che, secondo Demaison, non può essere supportato da auto troppo semplici o lontane dal prodotto di serie.

Per questo, secondo il dirigente francese, è fondamentale che la federazione prenda una decisione rapida, così da dare ai costruttori il tempo di progettare e sviluppare un’alternativa concreta: “Per il 2028 siamo ancora in tempo, ma serve una scelta chiara e veloce. Non dipende da noi”.

Ad oggi solo Toyota a “bordo”

Al momento, tra le squadre impegnate nel WRC, solo Toyota ha confermato di essere al lavoro su una vettura conforme alle regole 2027. Il rischio, dunque, è che senza un adeguamento dei regolamenti ai tempi e alle aspettative dei costruttori, la griglia del futuro possa perdere un protagonista di primo piano.

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