WRC2 Arabia Saudita: Greensmith estende il margine
Gus Greensmith ha mantenuto il controllo del WRC2 al Rally dell’Arabia Saudita al termine della tappa di venerdì, caratterizzata da continui cambi di classifica e da una selettività che ha inciso pesantemente sui diretti avversari. Il britannico, partito con 25,5 secondi di margine, ha incrementato il vantaggio grazie ai successi ottenuti nei due passaggi di Um Al Jerem, consolidando la propria posizione senza commettere errori.
Il distacco accumulato su chi lo insegue deriva soprattutto dall’aver evitato le difficoltà che hanno condizionato la giornata dei principali contendenti. Raggiunto al termine della PS14 con 27,7 secondi di margine e vicino alla seconda vittoria stagionale, Greensmith ha raccontato: “Penso che dopo circa 6 km dall’inizio dell’ultima speciale abbiamo sentito un forte botto e pensato che l’ammortizzatore si fosse rotto, poi abbiamo ipotizzato una foratura. Sono stato il più attento possibile: una bibita fresca sarebbe stata gradita!”.
Alle sue spalle, Nikolay Gryazin ha conquistato il secondo posto assoluto grazie a una gestione attenta delle condizioni più insidiose del percorso. Il pilota Škoda stava già recuperando terreno dopo le due forature di giovedì quando Roope Korhonen, suo diretto rivale per il titolo WRC2 Challenger, si è fermato nella SS10 con una ruota posteriore sinistra staccata dalla Toyota. Questo episodio mette Gryazin in una posizione favorevole nella lotta per il campionato.
Kajetanowicz scivola, Virves resiste a una giornata complessa
Kajetan Kajetanowicz conclude la tappa in terza posizione dopo un pomeriggio irregolare. Il polacco era risalito fino al secondo posto, ma un cambio ruota nella SS13 gli è costato oltre due minuti, facendolo retrocedere alle spalle di Gryazin. Pur avendo ritrovato ritmo nel finale, chiude con un distacco di 2 minuti e 37 secondi.
Quarto posto per Robert Virves, anch’egli autore di una giornata alternata. L’estone ha segnato il miglior tempo nella prima tornata di Wadi Almatwi, salvo poi perdere terreno per un cambio ruota proprio nella SS13. Si trova così a poco più di tre minuti di ritardo dalla vetta. Completano la top six Diego Domínguez e Abdulaziz Al-Kuwari, entrambi solidi nella gestione delle prove più impegnative.
di Peppe Marino
