Evans analizza il titolo sfumato: dove si è deciso il mondiale 2025
Il finale del mondiale Rally 2025 ha lasciato l’amaro in bocca a Elfyn Evans, che ha visto sfumare la possibilità di conquistare il suo primo titolo iridato per soli quattro punti. Il pilota Toyota, leader della classifica dopo dieci delle quattordici gare stagionali, ha ceduto il passo al compagno di squadra Sébastien Ogier, diventato poi campione del mondo per la nona volta.
La gara decisiva in Arabia Saudita non ha agevolato il gallese, partito con tre punti di vantaggio ma rallentato dall’apertura delle prove e successivamente da un cambio gomme che lo ha fatto scivolare in sesta posizione. Ogier, pur colpito anche lui da problemi agli pneumatici, non ha dovuto fermarsi e ha chiuso terzo grazie alle difficoltà di Mārtiņš Sesks, Takamoto Katsuta e Kalle Rovanperä nell’ultima giornata.
Analizzando il momento in cui la corsa al titolo gli è sfuggita dalle mani, Evans ha offerto una riflessione dettagliata sulla sua stagione. “Certo, avremmo potuto fare di meglio durante l’anno, ma è anche vero che è stata un’annata discreta, ma ovviamente non eravamo abbastanza forti per battere Séb questa volta, quindi è così”, ha spiegato.
Il gallese ha riconosciuto che alcuni rally su terra asciutta a metà stagione hanno segnato in modo particolare la sua rincorsa. “Non sono stato abbastanza veloce in alcuni rally su terra asciutta a metà stagione. Qui in Arabia Saudita, non credo che abbia fatto alcuna differenza perché la posizione in pista ha giocato un ruolo fondamentale”.
I punti decisivi e il peso della Super Sunday
L’analisi di Evans si è poi spostata su episodi specifici che hanno inciso nella classifica generale. Ha sottolineato come i punti lasciati in Giappone e in Cile abbiano avuto un peso rilevante, soprattutto alla luce delle buone prestazioni in quelle gare. Al contrario, in Grecia, Portogallo e Sardegna il gallese ha faticato e non è riuscito a sfruttare appieno il potenziale della sua Toyota.
“C’è stata una perdita di quattro punti in Giappone e un’altra di quattro punti in Cile, gare in cui ci siamo comportati piuttosto bene, ma poi ci sono state Grecia, Portogallo e Sardegna, dove abbiamo faticato molto e non siamo riusciti a trarne vantaggio”.
Secondo il pilota, anche la nuova formula della Super Sunday ha influenzato l’esito finale: “La Super Sunday ha avuto un’influenza enorme e non sono riuscito a riprendermi lì. Abbiamo perso di quattro punti e sono sicuro che si possano recuperare quattro punti all’inizio dell’anno”.
Nonostante la delusione, Evans ha riconosciuto i meriti del compagno di squadra e del suo navigatore Vincent Landais, che ha conquistato il suo primo titolo mondiale. “Non doveva essere per noi, ma Seb e Vincent sono stati fantastici per tutto l’anno e meritano questo titolo. I risultati parlano da soli e penso che si possa sostenere che lui sia il migliore di tutti i tempi”.
Lo stesso gallese ha aggiunto un pensiero sulla sua motivazione: “Non sarei al posto giusto se non fossi qui, deluso di non averlo battuto e desideroso di batterlo, quindi è così”.
di Peppe Marino
