Taylor Gill riparte dal WRC2: tre rally nel 2026 per rilanciarsi
Dopo una stagione 2025 chiusa con più rimpianti che certezze, Taylor Gill sta lavorando alla costruzione di un programma selettivo nel WRC2 per il 2026. L’obiettivo è restare nel perimetro del Campionato del Mondo Rally e farsi trovare pronto in vista del prossimo ciclo regolamentare, previsto dal 2027.
Il pilota australiano arriva da mesi complessi, segnati dal titolo FIA Junior WRC sfumato al Central European Rally per appena 1,6 secondi. Nonostante due vittorie e una presenza costante sul podio nelle cinque gare disputate, Gill e il copilota Daniel Brkíc sono stati superati dallo svedese Mille Johansson, che ha conquistato il titolo e il pass diretto verso il WRC2.
La mancata affermazione ha cambiato radicalmente lo scenario. Senza un percorso automatico garantito, Gill ha dovuto ripartire da zero, affiancando un lavoro a tempo pieno a un’intensa attività di ricerca di sponsor. “Non è stato facile dai tempi dell’Europa centrale”, ha spiegato il pilota australiano. “Si è trattato di cercare di elaborare un piano per il prossimo anno e di capire come potrebbe essere realisticamente”.
Un programma mirato tra superfici diverse
Il progetto allo studio prevede un programma privato con Toyota GR Yaris Rally2, articolato su tre appuntamenti del WRC2: Rally di Svezia, Rally di Croazia e Rally di Finlandia. Una scelta non casuale, pensata per coprire neve, asfalto e ghiaia, mettendo in evidenza adattabilità e velocità. “Il piano sarebbe di tre rally. Sono tutti eventi che conosco bene e in cui ho già corso” ha precisato Gill.
La Svezia rappresenterebbe il punto di partenza, anche per ragioni pratiche. “È un buon inizio perché è relativamente conveniente e i cumuli di neve ti danno la sicurezza di poter sfruttare al meglio la vettura – ha aggiunto, chiarendo come un calendario ridotto imponga un approccio immediato alla prestazione. Non abbiamo tempo di iniziare la stagione con calma. Dobbiamo fare colpo subito”.
Ogni gara segnerebbe inoltre il debutto competitivo di Gill su una Rally2, un passaggio delicato sia dal punto di vista tecnico sia sotto il profilo economico. “Il salto dal Rally3 al Rally2 è enorme. I costi dei danni aumentano molto rapidamente, quindi è una cosa che dovremo gestire con attenzione”.
Lo sguardo resta però rivolto oltre il 2026. L’avvicinarsi del nuovo regolamento WRC è una leva fondamentale nelle scelte attuali. “Vogliamo rimanere aggiornati e metterci in mostra per il 2027. Non ci aspettiamo di lottare per il titolo WRC2 con un programma così limitato, ma un’ottima impressione può aprire porte”.
Sul fronte economico, la situazione resta in evoluzione. “Abbiamo praticamente superato il budget per iniziare in Svezia. Oltre a questo, le cose sono ancora piuttosto incerte”, ha ammesso Gill, sottolineando come la Croazia rappresenti il prossimo nodo da sciogliere. Un percorso complesso, ma necessario, per restare agganciati al vertice del rally mondiale.
di Peppe Marino
