WRC verso il riposo obbligatorio: dal 2026 nuove regole sui tempi di recupero
WRC, novità importante in vista della prossima annata
Nel corso della prossima stagione del World Rally Championship potrebbero entrare in vigore nuove norme volte a garantire periodi minimi di riposo per piloti, team e personale di servizio. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di lavoro durante i weekend di gara, promuovendo maggiore sicurezza e sostenibilità operativa.
La proposta, sviluppata congiuntamente da FIA, WRC Promoter e rappresentanti delle squadre, è stata discussa nel dettaglio durante la riunione della WRC Commission del 22 settembre. Secondo una nota ufficiale dell’organo federale, “l’intento è assicurare che gli itinerari permettano un tempo adeguato per il recupero tra le sezioni competitive di un rally, garantendo così condizioni di lavoro più sicure per equipaggi, ufficiali e volontari”.
L’esperienza del Rally del Portogallo ha fatto da catalizzatore
Il tema dei turni massacranti è emerso con forza in occasione del Rally del Portogallo 2025, dove diversi protagonisti avevano sollevato critiche riguardo all’eccessiva lunghezza delle giornate e alla mancanza di pause rigeneranti. Ott Tänak era stato tra i più duri (“A volte mi sento trattato come un animale, solo per lo spettacolo”) e sulla stessa linea si era espresso anche Elfyn Evans, che aveva puntato il dito non tanto contro le giornate intense, quanto contro le notti troppo corte, con scarso tempo per recuperare prima della ripresa della gara il giorno seguente: “La lunghezza delle giornate va bene, ma con notti così brevi, arrivare alla domenica è davvero complicato”.
Un primo passo: bozza approvata e voto in arrivo
La Commissione WRC ha condiviso i principi cardine della proposta e una nuova bozza aggiornata è ora in fase di definizione. La sua approvazione è attesa tramite voto elettronico nelle prossime settimane, con l’obiettivo di introdurre la norma a partire dal 2026, o già nel 2025 per eventi che vorranno adeguarsi in anticipo. Oltre ai tempi di riposo, inoltre, sono state discusse anche altre modifiche operative, soggette alla ratifica finale del World Motor Sport Council.
Tra le altre novità figura la limitazione a un solo “remote service” per rally, con l’intento di ridurre il carico di lavoro per i meccanici e contenere i costi operativi. Resta comunque aperta la possibilità per gli organizzatori di proporre eccezioni, che verranno valutate singolarmente.
Infine, vengono introdotte scadenze più rigide per la documentazione da presentare alla FIA. I roadbook completi dovranno essere consegnati sei mesi prima dell’evento, contro i cinque e mezzo previsti finora. Anche le mappe, le location dei remote service e delle zone di cambio pneumatici, così come le attività promozionali, dovranno essere comunicate entro lo stesso termine.
L’insieme di queste modifiche mira a rendere più sostenibile l’attività del WRC, sia per i piloti che per i team, andando incontro a una crescente richiesta di professionalità, sicurezza e tutela del benessere psico-fisico di tutti gli attori coinvolti nel Mondiale.
