Il WRC guarda al futuro: 15 round nel mirino, ma con l’Europa sempre centrale

Pubblicato il 20 Agosto 2025 - 08:45

WRC, il dibattito sul calendario del futuro

Il calendario del Campionato del Mondo Rally 2026 subirà un importante riassetto, con una serie di modifiche che riflettono la volontà del promoter di consolidare la propria presenza nell’area Asia-Pacifico. La novità più evidente riguarda lo scambio di posizioni tra Giappone e Italia, con il primo che si disputerà a fine maggio, mentre il round italiano sarà collocato a ottobre, come penultima gara della stagione.

La riorganizzazione delle date è motivata da esigenze logistiche, sportive e strategiche. Il WRC ha spiegato che l’anticipo del Rally Japan consente di inserire una prova su asfalto in un periodo dominato da eventi su sterrato, oltre a migliorare le tempistiche per il trasporto via mare. Il cambio di slot permette inoltre di creare lo spazio ideale per l’aggiunta di una seconda gara nell’area Asia-Pacifico, progetto che il promoter intende concretizzare già a partire dal 2027.

WRC, la possibile espansione verso est

Sono attualmente in corso trattative con IndonesiaAustraliaNuova Zelanda e Cina. In particolare, è stato firmato un accordo preliminare con il governo indonesiano per riportare il paese nel WRC, a distanza di quasi trent’anni dall’ultima edizione. L’interesse di Australia e Nuova Zelanda resta elevato, così come quello della Cina, con cui i vertici del WRC si sono incontrati recentemente a margine dell’E-Prix di Londra.

Un’eventuale espansione a 15 eventi all’anno è stata discussa con i team e i costruttori, anche se al momento non sono previste variazioni per il 2026, che resterà composto da 14 appuntamenti. Il promoter si è detto ottimista sulla possibilità di ufficializzare il nuovo ingresso in calendario già nei prossimi mesi.

La situazione in Europa

Sul fronte europeo, l’Italia manterrà un proprio round ma con una collocazione temporale flessibile, utile a ospitare sia il consueto appuntamento su sterrato in Sardegna, sia un’eventuale promozione del Rally di Roma Capitale a evento WRC. Quest’ultimo, finora parte del Campionato Europeo, mira a un futuro nel Mondiale. La gara italiana è stata inserita nel calendario come evento su sterrato, ma non è escluso un passaggio su asfalto se ne verrà approvata la proposta.

Parallelamente, il WRC ha ufficializzato il programma del debutto del Rally Arabia Saudita, che chiuderà la stagione 2025. L’evento, con quartier generale nel complesso del circuito di Formula 1 di Jeddah Corniche, si disputerà dal mercoledì al sabato, rispettando il fine settimana arabo e con l’obiettivo di attrarre il pubblico locale.

Le strategie di calendario rispondono alla volontà del WRC di espandere la propria portata globale, pur mantenendo un equilibrio con gli eventi storici europei. La sfida è quella di coniugare visibilità internazionale, accessibilità logistica e attrattiva per nuovi mercati, preservando al tempo stesso il DNA della disciplina.

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