Il Rally Estonia sogna un salto da 100 metri per il 2026

Pubblicato il 25 Agosto 2025 - 10:27

Rally Estonia, l’obiettivo è realizzare il più lungo “jump” della storia del WRC

Un salto lungo 100 metri. Non è il lancio di un atleta olimpico, ma il piano ambizioso di Urmo Aava, ex pilota WRC e ora direttore del Rally Estonia, deciso a trasformare l’edizione 2026 dell’evento in qualcosa di mai visto prima. L’idea, nata da tempo e ora in fase di sviluppo, prevede la costruzione di un salto che potrebbe battere ogni record nella storia del Mondiale Rally.

In Estonia il salto più lungo del WRC

“È come la filosofia del salto con gli sci. Calcoliamo che l’auto possa volare a circa 40 metri al secondo, quindi resterebbe in aria per circa 2,5 secondi per coprire 100 metri”, ha spiegato Aava, intervistato da DirtFish. Il riferimento non è casuale: il Rally Estonia è da sempre considerato il “piccolo Finlandia” per via delle sue strade veloci e delle numerose zone in cui le vetture si staccano dal suolo.

Ma questa volta il “jump” sarebbe completamente diverso da quelli tradizionali. Lontano dai salti verticali di “Yellow House” in Finlandia (dove le distanze percorse oscillano tra i 50 e i 60 metri), il nuovo progetto punterebbe tutto sulla lunghezza del volo, sfruttando un punto naturale del tracciato dove la strada scende progressivamente, permettendo di decollare a una velocità stimata di circa 180 km/h: “Avevamo pensato a 70 metri, ma poi ci siamo detti: se possiamo arrivare a 70, perché non puntare ai 100 e costruire una storia?”.

L’obiettivo è per l’edizione del prossimo anno

L’obiettivo, infatti, non è solo tecnico, ma anche narrativo: creare un elemento unico, capace di attirare l’attenzione di appassionati e media internazionali: “Il rally ha bisogno di storie. In Nuova Zelanda la gente va per il paesaggio, noi dobbiamo offrire qualcosa di altrettanto iconico”.

La progettazione del salto sarà affrontata con la massima attenzione: Aava ha già previsto consulti con ingegneri e team per valutare la tenuta aerodinamica e la distribuzione dei pesi in fase di atterraggio: “Quando non vedi la strada è sempre un po’ spaventoso, ma l’atterraggio è una bella sensazione, c’è molto spazio. Non mi preoccupa la sospensione, penso più all’aerodinamica: l’auto dovrà essere bilanciata tra anteriore e posteriore”.

Il Rally Estonia tornerà regolarmente a luglio 2026 nel calendario WRC. Se il progetto andrà in porto, il nuovo salto potrebbe diventare una delle immagini simbolo del Mondiale, confermando l’evento estone come uno dei più spettacolari dell’intera stagione.

© Riproduzione Riservata
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo