Teemu Suninen cambia prospettiva: da pilota a guida per i giovani
Dopo una stagione complicata nel WRC2 al volante della Hyundai i20 Rally2, Teemu Suninen ha deciso di intraprendere una nuova direzione nel suo percorso professionale. Senza un sedile per il 2025 e con le opportunità nel mondiale sempre più limitate, il pilota finlandese ha scelto di rimanere nel mondo dei Rally, ma in una veste diversa: quella di mentore per le nuove generazioni.
Suninen ha iniziato a collaborare con giovani piloti del panorama finlandese, tra cui Tuukka Kauppinen, al quale ha fornito consigli tecnici e indicazioni basate sulla sua esperienza maturata nei campionati internazionali. L’obiettivo è quello di aiutare i più promettenti a crescere e orientarsi nel complesso percorso che porta all’alto livello delle competizioni.
“Non ho una formazione accademica come mental coach o preparatore fisico – ha spiegato Suninen. Il mio è un tipo di coaching più ampio, in cui cerco di trasmettere cosa significa puntare a un posto in una squadra ufficiale, quali sacrifici richiede e come affrontare questo cammino”.
“Se dovessi riscontrare delle lacune dal punto di vista fisico, suggerirei l’intervento di un professionista, ma in linea generale cerco di condividere ciò che ho imparato sul campo, soprattutto per quanto riguarda la guida, le traiettorie e la scrittura delle note”.
Suninen: “Fare il navigatore ad alto livello è molto complesso”
Proprio su quest’ultimo aspetto, Suninen ha voluto fare un’esperienza diretta per arricchire ulteriormente le proprie competenze. Ha infatti partecipato all’Arctic Lapland Rally nel ruolo di copilota accanto a Ville Kaukonen, un’occasione utile per osservare la gara da un punto di vista inedito.
“È stata un’esperienza piacevole e interessante, anche se essere un navigatore di alto livello è un lavoro molto complesso. Questo però mi ha permesso di comprendere meglio quanto sia fondamentale avere un buon sistema di note. Quando le distanze o le indicazioni sulle curve non sono precise, il navigatore fa fatica a interpretarle con fluidità, e la comunicazione in macchina ne risente. In quei casi è difficile ottenere buoni tempi”.
In attesa di un’opportunità concreta per tornare a tempo pieno alla guida in un contesto competitivo, Suninen sembra voler sfruttare questo periodo per trasmettere le proprie competenze e restare attivo in un ambiente che conosce bene. Un passaggio di testimone che, seppur temporaneo, potrebbe contribuire alla crescita del Rally in Finlandia, paese storicamente legato a questa disciplina.
di Giuseppe Marino