Ben Sulayem pronto a fare un passo indietro sul Codice Etico FIA
La recente applicazione del Codice Etico FIA anche nel mondo del Rally ha sollevato diverse discussioni, in particolare dopo il caso che ha coinvolto Adrien Fourmaux. Il pilota francese, impegnato nel WRC, è stato ripreso dai commissari per alcune espressioni colorite pronunciate a caldo durante un’intervista post-prova e multato di 10.000 euro. Il provvedimento si inserisce nell’ambito dell’Appendice B del Codice Sportivo Internazionale, che impone un comportamento corretto e rispettoso da parte dei tesserati FIA, anche sotto il profilo del linguaggio utilizzato in pubblico.
Dopo quel provvedimento, i piloti del mondiale hanno fatto fronte comune, non rispondendo alle domande nel Safari Rally Kenya oppure facendolo solo attraverso la loro lingua madre, in chiaro segno di protesta. Una cosa del genere è accaduta anche in Formula 1, ma al momento solo qualche pilota, come Verstappen o Russell, si è scagliato apertamente contro queste decisioni assurde da parte del presidente Mohammed Ben Sulayem.
La normativa è nata con l’intento di rendere lo sport motoristico “accessibile e inclusivo”, soprattutto per il pubblico più giovane. L’applicazione rigida ha sollevato solo malcontento tra i piloti, che lamentano una mancanza di flessibilità in situazioni di forte stress emotivo, come quelle che si vivono durante le competizioni rallistiche.
Ben Sulayem: “Pronto a rivedere l’Appendice B del codice”
Ben Sulayem ha dichiarato: “In seguito ai riscontri costruttivi ricevuti dai piloti dei sette campionati mondiali FIA, sto valutando la possibilità di apportare modifiche migliorative all’Appendice B del Codice Sportivo Internazionale. Da ex pilota di rally, comprendo meglio di molti altri le esigenze e le sfide che i piloti devono affrontare”.

“L’Appendice B rappresenta una componente fondamentale del Codice Sportivo Internazionale e gioca un ruolo chiave nel mantenere lo sport accessibile a tutti. Le regole sono create dalle persone, ed è proprio grazie alle persone che possono essere migliorate”.
l dibattito rimane aperto: mentre la FIA sottolinea l’importanza di mantenere standard etici elevati, i piloti chiedono che sia riconosciuta anche la natura umana ed emotiva del motorsport. Le modifiche annunciate potrebbero segnare un primo passo verso un equilibrio più realistico tra disciplina e spontaneità.
di Giuseppe Marino