Jürgenson brilla, ma M-Sport frena in vista del 2026
Jürgenson e i piani di M-Sport per l’immediato futuro
Il talento cristallino di Romet Jürgenson non è in discussione, ma il suo approdo nel Mondiale Rally al volante di una Rally1 non è previsto a breve. Nonostante una serie di prestazioni convincenti in ERC e nella Superchampionship spagnola, M-Sport sceglie la prudenza: il salto nella massima serie WRC, almeno per il 2026, resta un’ipotesi lontana. Classe 2002 e già campione Junior WRC, Jürgenson ha impressionato con una serie di risultati notevoli nel 2025: podio all’esordio nel FIA ERC al Rali Ceredigion, vittoria per oltre un minuto in Spagna al debutto nella serie nazionale e quarto posto assoluto al Rally di Croazia, tappa conclusiva dell’Europeo, dove ha anche conquistato un successo di speciale. Un filotto che ha messo in risalto le sue qualità sia su terra che su asfalto.
Il giudizio di M-Sport: talento evidente, ma serve tempo
Il team principal Richard Millener, intervistato da DirtFish, ha elogiato la velocità e la maturità del giovane estone, ma ha chiarito che un’eventuale promozione in Rally1 non è all’ordine del giorno. “Malcolm (Wilson) crede molto in Romet – ha spiegato – ed è stato entusiasmante vederlo così competitivo pur con poca esperienza, soprattutto su asfalto in Galles. Ma è ancora molto presto nella sua carriera, serve equilibrio per non bruciare le tappe.” Millener, successivamente, ha ricordato i precedenti di Tänak, Evans e Fourmaux, piloti lanciati troppo presto nella massima serie e poi tornati temporaneamente in Rally2 per completare il loro percorso di crescita. Un iter che M-Sport non vuole ripetere: “Mai dire mai, ma ora come ora sarebbe rischioso mettergli addosso troppa pressione. Preferisco che continui a crescere con calma, vincendo gare in Rally2 e, magari, in WRC2.”
Strategia sportiva e sostenibilità economica
Oltre alla cautela sportiva, ci sono ragioni economiche alla base della scelta: il business model di M-Sport si fonda sulla vendita di vetture Rally2 a team e clienti privati. Avere un giovane promettente come Jürgenson su una Ford Fiesta Rally2, in grado di imporsi contro rivali come Citroën e Toyota, è un vantaggio anche commerciale: “Rally2 è fondamentale per M-Sport. Più vinciamo, più aumenta l’interesse dei clienti. Lo abbiamo visto anche con Fourmaux. I risultati hanno avuto ricadute concrete sul lato vendite”. In questo senso, Jürgenson è un ambasciatore perfetto del prodotto: in WRC2, ha già centrato due quinti posti in Sardegna e in Estonia, mostrando consistenza e potenziale su fondi diversi.
Il futuro: in attesa di budget e conferme
La partecipazione dell’estone al WRC2 nel 2025 è supportata dal programma FIA Rally Star, lo stesso che lo ha lanciato dopo la selezione europea giudicata, tra gli altri, da Malcolm Wilson. Tuttavia, il finanziamento terminerà a fine stagione e, per proseguire nel 2026, sarà necessario trovare nuovi fondi. Al momento, M-Sport non ha ancora annunciato i piloti per la propria formazione Rally1 del 2026. Un vuoto che potrebbe aprire spiragli, ma solo se supportato da risultati solidi e da una crescita coerente: “Vorrei vedere Romet vincere altre gare in Rally2, magari anche in WRC2, e poi ragionare con calma. Ma è già bello vedere che tanti abbiano notato cosa sia in grado di fare. Ha dimostrato tanto, in così poco tempo.”
