Fourmaux tra talento e difficoltà: Hyundai crede nel suo potenziale

Pubblicato il 17 Giugno 2025 - 08:06

Fourmaux cerca il riscatto dopo una prima parte di stagione difficile

L’inizio di stagione per Adrien Fourmaux, al suo primo anno completo al volante di una Rally1 targata Hyundai, è stato un susseguirsi di alti e bassi. Dopo l’ottimo terzo posto ottenuto a Monte Carlo, il pilota francese ha vissuto una serie di fine settimana complicati, segnati da errori, problemi tecnici e situazioni sfortunate. In Svezia, già nella seconda tappa dell’anno, la corsa è iniziata in salita con una dimenticanza piuttosto insolita: Fourmaux ha dimenticato di allacciare il cinturino del casco, perdendo tempo prezioso. Il tentativo di rimonta si è concluso con un’uscita nella neve, che ha compromesso definitivamente la sua gara.

Le tappe successive non hanno portato miglioramenti. In Kenya, il francese è stato costretto al ritiro per un guasto meccanico. Sulle strade delle Canarie, l’intero team ha faticato a trovare il ritmo, mentre in Portogallo un danno alle sospensioni ha messo fine al suo weekend in anticipo. Anche in Sardegna, nell’ultima gara prima della pausa, non sono mancati gli imprevisti: forature, escursioni fuori pista e persino un cappottamento hanno condizionato la sua prestazione.

Nonostante queste difficoltà, all’interno di Hyundai resta fiducia nei confronti del giovane transalpino. Il direttore tecnico François-Xavier Demaison, parlando a DirtFish, ha tracciato un parallelo interessante con l’inizio di carriera di Sébastien Ogier. “Ha dimostrato di non essere ancora pronto per lottare per le vittorie e per un titolo. Deve imparare a gestire le emozioni. Ma conosco un ottimo pilota francese che, da giovane, era molto simile a lui”, ha affermato, facendo riferimento all’otto volte campione del mondo. Secondo Demaison, l’ambizione può diventare un’arma a doppio taglio: “Quando sei giovane, vuoi vincere subito e dimostrare il tuo valore. Ma nei rally, a differenza delle gare in circuito, l’esperienza conta tantissimo”.

Ogier, all’inizio della sua carriera, si fece notare per il suo temperamento e i duelli con Loeb all’interno del team Citroën, ma proprio quegli anni formativi lo resero il campione che sarebbe poi diventato. Oggi, per Fourmaux, serve un percorso simile, fatto di sostegno e crescita graduale: “Parliamo spesso con lui e cerchiamo di aiutarlo. Forse dovrebbe anche comunicarci meglio di cosa ha bisogno. È intelligente, sa cosa vuole. Capisco che desideri vincere a tutti i costi, e ogni problema diventa una catastrofe. Ma è veloce. In Kenya, la domenica è stato straordinario. In Spagna ha mostrato ottimo passo. Può farcela.”

Il prossimo appuntamento del WRC sarà l’Acropolis Rally, in programma a fine giugno in Grecia. Per Fourmaux sarà un’altra occasione per dimostrare il proprio valore, con l’obiettivo di trovare finalmente continuità e consolidare la fiducia del team in un momento cruciale della stagione.

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