Toyota detta legge nel WRC e Neuville ammette: “Siamo in inferiorità numerica”

Pubblicato il 17 Giugno 2025 - 07:42

Le parole di Neuville sulla sfida fra Hyundai e Toyota

La prima metà del Mondiale Rally 2025 parla giapponese. Con sei successi su altrettante prove disputate, Toyota ha finora imposto un ritmo inavvicinabile agli avversari, consolidando la propria supremazia tanto tra i costruttori quanto tra i piloti.

Nei tre appuntamenti in cui è riuscita anche a cogliere il punteggio pieno nella classifica riservata ai team, la squadra guidata da Jari-Matti Latvala ha ulteriormente ampliato il divario su Hyundai, suo principale rivale sulla carta, ma distante in termini di risultati.

Il margine accumulato in classifica costruttori è eloquente: 69 punti di vantaggio dopo appena sei gare. Per la casa coreana, rimontare in otto round resta un’impresa proibitiva senza un deciso cambio di rotta. Il dominio della squadra giapponese si estende anche alla graduatoria individuale, dove Elfyn EvansSébastien Ogier e Kalle Rovanperäoccupano stabilmente le prime tre posizioni.

In questo contesto, non sono mancate riflessioni da parte degli avversari. Il campione del mondo in carica Thierry Neuville, in forza a Hyundai, ha evidenziato la disparità numerica in campo tra le due squadre, sottolineando un elemento che incide direttamente sulla gestione delle gare.

“Non dobbiamo dimenticare che noi corriamo con tre vetture contro cinque – ha osservato – e quando sono uscito di scena venerdì, il confronto è diventato due contro cinque”. Il pilota belga fa riferimento al numero di vetture Rally1 schierate a ogni appuntamento. Toyota ha spesso optato per un impegno più ampio, avvalendosi anche dell’esperienza di Ogier in programma selezionati, mentre Hyundai ha mantenuto una presenza più contenuta. Una scelta che limita le possibilità tattiche, soprattutto in caso di imprevisti: “Se ti capita un problema, una foratura o un’uscita, davanti a te trovi subito cinque vetture di un altro team e diventa molto complicato recuperare punti”.

Pur riconoscendo la difficoltà, Neuville non cerca alibi e ammette che Hyundai avrebbe potuto adottare un approccio più aggressivo nella pianificazione della stagione: “Non è una questione di ingiustizia, nessuno ci vieta di portare più auto, semplicemente non lo facciamo. Al momento dobbiamo accettare questa situazione. Sappiamo che Toyota ha carte migliori da giocare”.

Il commento del portacolori Hyundai fotografa con lucidità una situazione che rischia di compromettere ulteriormente le ambizioni iridate della casa coreana. In un campionato dove la strategia collettiva può incidere tanto quanto la velocità individuale, il numero di vetture al via rappresenta un fattore decisivo. Con otto appuntamenti ancora da disputare, le speranze di riaprire i giochi passano da una svolta concreta sia sul piano tecnico che organizzativo. Ma il vantaggio costruito da Toyota è già una pesante ipoteca sulla stagione.

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